Ecco le Celebrazioni della Settimana Santa in Duomo cui sarà presente la Cappella Musicale.
Giovedì 29 Marzo Alle 17.30 la Messa in coena Domini, che apre il Triduo pasquale col rito della lavanda dei piedi. I Fanciulli canteranno l’antichissimo brano ambrosiano del Coenae Tuae, circondando l’altare in un simbolico abbraccio di innocenza.
Alla tua mirabile cena, o Figlio di Dio, mi accogli oggi come commensale. Non rivelerò ai Tuoi nemici questo mistero, non Ti darò il bacio di Giuda, ma come il ladrone, crederò in Te, dicendoti: Ricordati di me Signore, quando sarai nel Tuo regno.
Venerdì 30 Marzo Alle 17.30, l’Arcivescovo presiederà la celebrazione della Passione del Signore.
L’Arcivescovo leggerà il Vangelo e, al momento in cui Gesù muore, le luci del Duomo verranno spente, a significare la perdita della Luce. Il Coro Virile canterà un altro antichissimo brano ambrosiano: Tenebrae Factae Sunt.
Tenebrae factae sunt super universam terram
dum crucifixerunt Jesum Judaei.
Et circa horam nonam
exclamavit Jesus voce magna:
Deus, Deus quid me dereliquisti?
Tunc unus ex militibus
lancea latus ejus perforavit.
Et inclinato capite emisit spiritum.
Ecce terraemotus factus est magnus.
Nam velum templi scissum est,
et omnis terra tremuit.
Et inclinato capite emisit spiritum.
Dense tenebre coprirono tutta la terra,
mentre i Giudei crocifiggevano Gesù.
Verso le tre del pomeriggio,
Gesù esclamò a gran voce:
«Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?».
Allora uno dei soldati
gli trafisse il fianco con una lancia.
Ed inclinato il capo, emise lo spirito.
Subito ci fu un gran terremoto,
il velo del tempio si strappò
e la terra si scosse.
Ed inclinato il capo, emise lo spirito.
Sabato 31 Marzo Alle 21.00, l’Arcivescovo presiederà la solenne Veglia di Risurrezione, cuore di tutto l’anno liturgico.
Una celebrazione la cui solennità è sottolineata dalla straordinaria abbondanza della Parola di Dio (nove letture), dal canto del Preconio, dall’annuncio della Risurrezione.
Domenica 1 Aprile, alle 11.00, l’Arcivescovo presiederà in Duomo il solenne Pontificale di Pasqua.