Ci ha lasciato questa mattina, all’età di 80 anni, il maestro Abbado. Non è stato solo uno dei più grandi direttori d’orchestra, ma un uomo che ha vissuto la sua vita per l’arte, nelle sue varie forme, e per gli altri.
Nato da musicisti (il padre era insegnante di violino, la madre scrittrice e pianista) intraprenderà anch’egli la carriera musicale, ottenendo ben presto i primi successi. Sarà direttore artistico della Scala, verrà nominato direttore di una delle più importanti e famose orchestre del mondo, la Berliner Philharmoniker, dirigerà più volte numerose altre importanti orchestre, quali la London Simphony Orchestra e la Wiener Philharmoniker (dirigendo con questa stessa
orchestra il tradizionale concerto di inizio anno a Vienna), ricevendo numerosi riconoscimenti da più Paesi. Sarà impegnato anche nella formazioni di nuove orchestre, specie di orchestre giovanili, ritenendo la musica capace di aiutare ogni ragazzo a scoprire sé stesso e a rifiutare la criminalità. Di recente è stato nominato senatore a vita dal presidente Napolitano. Le sue condizioni di salute sono andate peggiorando negli ultimi anni, fino alla morte a Bologna, oggi. Aveva chiesto di evitare spese inutili per il suo funerale, ma di donare in beneficenza il possibile a due istituiti.
Sul sito della Scala l’avviso:
Lunedì 27 gennaio, alle ore 18, nel Teatro alla Scala – con sala vuota e porte aperte – l’Orchestra Filarmonica eseguirà la Marcia funebre (Adagio assai) dall’Eroica di Beethoven, in memoria di Claudio Abbado. L’esecuzione, sotto la bacchetta di Daniel Barenboim, Direttore Musicale della Scala, verrà diffusa nella Piazza.
Una risposta su “Addio maestro…”
Un altro Grande che ha dato prova della sua generosità.