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Alla scoperta del Duomo di Milano (3)

Monumento tombale del MedeghinoAll’interno del Duomo avremo sicuramente già notato alcuni monumenti. Soffermiamoci su quello dedicato a Gian Giacomo Medici, detto il Medeghino. Il suo ritratto in bronzo sta al centro; le due fanciulle ai lati rappresentano la guerra (quella a sinistra) e la pace (a destra). È rappresentato come un soldato, con l’armatura e tutto, mostrandoci il ginocchio che si ferì in battaglia.

 

Andiamo avanti fino al portone laterale; entrando da questo, poco più avanti sulla destra, si trova una statua molto particolare: quella di S. Bartolomeo. Una volta era situata all’esterno del Duomo, ma fu spostata all’interno perché spaventava i bambini. Il perché lo vedete da voi: S. Bartolomeo fu torturato e gli fu levata la pelle, che indossa come fosse un mantello, mostrandoci tutti i muscoli e i tendini. Girandoci attorno è possibile osservare bene la pelle e soprattutto la testa, con anche la barba. Questa statua, opera davvero precisa dal punto di vista anatomico, fu scolpita da Marco d’Agrate.

s. Bratolomeo

Mentre venivate, avete visto la scala? Quella che va giù verso il portone laterale? Quella scala porta a un tunnel che attraversa la strada e collega il Duomo al Palazzo dell’Arcivescovo. Fu voluto da Carlo Borromeo per non bagnarsi quando pioveva. Ancora oggi viene utilizzato (anche da noi!) come rapido e semplice collegamento tra il Palazzo dei Canonici e la Cattedrale.

 

Com’è il tempo in Duomo? Se guardate verso l’altare e la Raza potrete notare una nuvoletta: la Nivola (Nuvola) che custodisce la croce con il S. Chiodo con il quale, la tradizione vuole, è stato crocifisso Gesù. È un complicato marchingegno progettato da Leonardo da Vinci che funziona come un ascensore: durante il Triduo della Croce, il S. Chiodo viene esposto ai fedeli portando giù la Nivola, dopodiché viene riportata su per custodire al sicuro la preziosa reliquia. Se volete maggiori informazioni a riguardo, cercate nel blog l’articolo sulla Nivola!

Torniamo all’altare maggiore… vedete la croce sospesa? In tempo di Quaresima ne prende il posto una più grande, a sottolineare l’importanza del sacrificio di Gesù. La grande sedia che vedete sulla destra è quella dove si siede il Cardinale: se lo schienale è coperto con un drappo – con lo stesso colore del periodo liturgico corrispondente – vuol dire che l’arcivescovo celebrerà la S. Messa. Prima di allontanarvi, cercate sul primo gradino degli stemmi, realizzati in marmo: sono quelli di Giovanni Paolo II e del cardinale Carlo Maria Martini!

Nivola2

Tutta la zona dove si trova l’altare maggiore è come abbracciata dall’immenso organo. Anche in questo caso, se volete saperne di più, cercate l’apposita sezione dedicata a questo straordinario strumento nel nostro blog.

 

Portiamoci, ora, nel transetto opposto, cioè nel braccio settentrionale. Dovremo soffermarci un po’, perché qui troviamo un magnifico candelabro (che sembra vagamente un albero), detto Trivulzio, e, dietro ad esso, la cappella della Madonna dell’Albero: le vetrate dietro ad essa raffigurano le Storie della Vergine Maria, realizzate da Giovan Battista Bertini. Sulla destra, invece, l’altare di S. Tecla, nel quale è visibile il piccolo cranio della santa!

 

Questo nostro breve viaggio si conclude qui: mentre ci avviamo all’uscita il nostro sguardo corre di qua e di là, cercando di notare quanto più possibile di questo nostro Duomo. Ma non vi preoccupate: ogni volta che ritornerete, osserverete qualche nuovo particolare, scoprirete qualcosa di mai visto prima… insomma, ogni volta che verrete, il Duomo saprà come stupirvi.

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