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Lo sport che salva la vita

Chi di voi conosce i Packers? Chi conosce Green Bay? Beh, forse nessuno di voi, ma i Packers sono conosciutissimi a Green Bay, località nel Wisconsin in America, dove sono molto più che la squadra del cuore. I Packers, campioni di football nell’ultimo Super Bowl, rappresentano il simbolo della comunità e sono da tutti seguitissimi: trovare posti allo stadio è un’impresa, tanto più ottenere un abbonamento, che viene regalato ai bambini appena nascono e che potranno utilizzarlo verso i quarant’anni, lottando duramente per non perderlo!

Questa incredibile passione per la squadra ha ricambiato un signore, Jim.

Jim ha oggi 82 anni ed è abbonato ai Packers dal 1952 e da allora non ha perso una partita, eccezion fatta per quelle che cadevano il giorno del battesimo di uno dei suoi numerosi nipoti. In una famiglia del genere non è facile metter da parte dei soldi per l’abbonamento, così Jim ha deciso di donare il sangue. In Europa la donazione è assolutamente volontaria e non pagata, mentre in America si danno dei compensi per ogni donazione.

Sta di fatto che Jim è riuscito a pagarsi l’abbonamento, continuando sempre, però, a donare il sangue. Un po’ di tempo fa ha scoperto, proprio da un’analisi del sangue, di essere affetto da una malattia ereditaria estremamente difficile da individuare e che aveva anche suo padre (morto a poco più di 40 anni): l’emocromatosi. Questa malattia comporta un eccesso di ferro nel sangue e si può curare, pensate un po’, solo togliendo un po’ di sangue quattro volte al mese, come ha sempre fatto Jim.

E così, grazie al football, Jim ha potuto raggiungere la sua bella età e, grazie alle donazioni che gli hanno salvato la vita, ha potuto vedere per tanti anni tutte le partite dei Packers.

 

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