Il 21 marzo era il compleanno di Johann Sebastian Bach, uno dei musicisti più importanti di sempre. Compositore, organista, clavicembalista, direttore di coro, Bach nasce ad Eisenach il 21 marzo 1685. La passione per la musica nacque in lui fin da piccolo: il padre gli insegnò a suonare violino, clavicembalo e organo. Divenuto padre di venti figli (alcuni dei quali morirono prestissimo), a sua volta insegnò loro a suonare e comporre musica. Non viaggiò molto, ma lesse e ricopiò la musica di tutti i principali compositori europei di tutti i tempi. Fu un’enciclopedia vivente di cultura musicale. Il periodo storico in cui visse fu relativamente ricco e tranquillo. Da poco, infatti, era finita la guerra dei 30 anni, che aveva sconvolto l’Europa. Fu una guerra di religione tra i Cristiani: Protestanti e Cattolici combatterono per affermare i propri princìpi. La guerra si concluse con il trattato di Westfalia, regione ad ovest della Turingia. In questo periodo di tempo il grande Sacro Romano Impero era stato suddiviso in 360 piccoli stati con ognuno un diverso signore. La Turingia era in una posizione favorevole che consentiva sia i commerci che gli scambi culturali. In questo clima fiorente Bach iniziò a lavorare.
Tra le innumerevoli composizioni meritano di essere ricordate le Variazioni Goldberg. Queste furono ordinate a Bach da un Conte che soffriva di insonnia. Compostele, Bach le consegnò e le fece suonare ad un clavicembalista di corte, tale Goldberg. Il conte, però, non riuscì ad addormentarsi: erano troppo belle! Per ore le ascoltava e riascoltava, con il “povero” Goldberg che, invece, non soffriva di insonnia…
Pur non riuscendo nell’intento di far addormentare il conte, questo fu tanto soddisfatto del suo lavoro che gli diede un premio molto grande in denaro: 100 luigi d’oro…
Morì a Lipsia, in Turingia, nel 1750, a 65 anni di età. Il figlio Christian Bach, anch’egli compositore e organista, diverrà, in seguito, vice-organista del Duomo di Milano, anche se per un periodo molto breve.