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Il Mistero

Il Mistero

Cinque anni fa, nel 2006, a Milano, in un camp d’estate chiamato “Quanta Village”, era ricreazione e i bambini andarono in cortile, dove c’era una casetta di legno; ad un certo punto una bambina si avvicinò alla casetta e, dopo un po’, si mise a urlare. I maestri corsero da lei, le fecero delle domande, ma lei continuava ad urlare; entrò nella casetta e si sentì un terribile rumore di legni. Poco dopo la bambina non c’era più. Rimaneva solo una maschera, che non era della bambina: era piena di sangue. Tre anni dopo la bambina venne ritrovata mentre stava passeggiando per le spiagge delle Fiji. La bambina ritornò da sua madre; questa la portò dal dottore: la bambina, sotto ipnosi, raccontò di aver visto una persona con la testa al posto della mano e la mano al posto della testa. Disse anche di averlo toccato e quando l’aveva toccato si era teletrasportata nelle Fiji e, mentre camminava per cercare una panchina per sedersi, cantava; cantava sempre perché non aveva niente da fare. Un giorno una donna sentì la bambina cantare e le propose di cantare in un albergo a cinque stelle. La bambina cantò benissimo e guadagnò molti soldi; in mezzo alle rose la bambina trovò anche un biglietto aereo per andare in Australia e, dopo che era arrivata, si era recata in spiaggia e mentre passeggiava gli arrivò una telefonata da una persona che gli chiese di recarsi ad un ristorante chiamato “Mangiare l’Argilla” perché, dopo che avevi mangiato, potevi costruire un piatto, una tazza, un bicchiere o una teiera. La bambina, arrivata al ristorante, trovò sua madre, che la portò a casa; in quel momento la bambina, sotto ipnosi, smise di raccontare, ma, poi, riprese, raccontando, però, un’altra storia: disse di essere stata una ballerina di Manhattan e di essere morta, perché aveva iniziato ad ubriacarsi, e si era buttata da un burrone, morendo suicidata. Il dottore, sentendo l’altra storia, pensò che la bambina si fosse reincarnata in un altro corpo. Altri testimoni dissero che tutte e due le versioni che aveva raccontato erano vere. La sera la bambina, mentre tornava in macchina assieme alla madre, si addormentò, mentre la mamma continuava a guidare; quando la mamma  guardò lo specchietto vide suo marito in macchina che era morto e si spaventò moltissimo; si girò e non c’era, guardò lo specchietto e c’era, si girava e non c’era, c’era e non c’era, c’era e non c’era. Quando arrivarono a casa trovarono il tetto crollato e, visto che pioveva, si misero in un armadio. Ad un certo punto l’armadio si chiuse e videro una luce verde che si ingrandiva sempre più, finché non si vedette più nulla e loro, per magia, quando aprirono gli occhi, si trovarono fuori dall’armadio. pochi giorni dopo la bambina mangiò un passante per strada e si ingrandì sempre di più fino a quando diventò un mostro. Ad un certo punto un ragazzo prese la maschera e gliela mise in faccia: il mostro si sciolse e il mondo fu salvo.

(Federico Marzari, Simone Sbertoli, IV elementare)

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