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Epifania tutte le feste porta via

Nonostante la realtà del proverbio, che per certi versi mi rattrista un po’, dirvi quello che ho scoperto su questa importante festa (due celebrazioni in Duomo lo attestano!) mi fa ripensare alla gioia del Santo Natale e alla sua grande importanza per tutto il mondo!

Nel Vangelo di Matteo si racconta della visita che i Re Magi fanno al piccolo Gesù a Betlemme seguendo la stella da molto lontano, cercando, per adorarlo, il re dei giudei, colui che per loro doveva diventare il re delle nazioni…

MA COME È PICCOLO IL MONDO! SAPETE DOVE SONO FINITI I RE MAGI (almeno per un po’)?

A quattro passi dalla nostra scuola, nella basilica di Sant’Eustorgio, dove S. Barnaba, nel primo secolo, fece costruire una chiesetta per battezzare i milanesi.

UDITE, UDITE! anzi: LEGGETE, LEGGETE!!!

Eustorgio, appena acclamato vescovo nel 315, si recò a Costantinopoli e ritornò in patria con un regalo davvero importante: le spoglie dei tre Re Magi, ritrovate pochi anni prima da Sant’Elena, che era madre dell’imperatore Costantino. Subito dopo lo sbarco in Italia, l’urna in cui c’erano le preziose reliquie era stata caricata su di un carro trainato da buoi, ma durante il cammino un lupo aveva assalito ed ucciso uno dei due animali. Inseguitolo, Eustorgio riuscì a catturare il lupo e a fargli tirare il carro  insieme al bue. Il Vescovo e i preziosi resti riuscirono così ad arrivare alle porte di Milano. Non ce la fecero però ad entrare nella città, perché nei pressi di porta Ticinese il carro era diventato troppo pesante. I tre Magi, probabilmente, avevano scelto il luogo della loro dimora milanese. Eustorgio fece costruire una chiesetta proprio nel punto dove il carro si era fermato e posizionò i corpi, che si dice fossero ancora ben conservati in unguenti profumati (uno anziano 60 anni circa, uno giovane – 15 anni appena – l’altro mezza età), in un sarcofago di pietra. Alla sua morte,il vescovo volle  farsi seppellire nella chiesetta con i Magi (ribattezzati dai milanesi Dionigi, Rustico e Eleuterio!) che diventò meta di  pellegrinaggio. Milano, però, non riuscì a godersi i Re Magi: il Barbarossa, calato in Italia, sconfitti i milanesi che invano avevano nascosto i Magi, con l’aiuto del vescovo di Colonia, riuscì a scoprire il nascondiglio e portò le spoglie con il reso del bottino nella sua cattedrale: era l’anno 1162. Ai milanesi rimase solo il ricordo, la basilica e il sarcofago vuoti. Gli Ambrosiani inutilmente cercarono di farsi restituire i Re Magi che erano stati rapiti dai nuovi proprietari. Solo nel 1903 il cardinal Ferrari riuscì a riavere pochi resti: due fibule, una tibia, una vertebra!!! Oggi sono sempre in S. Eustorgio, vicino alla nostra scuola.

Sul campanile non c’e una Croce ma una STELLA  a otto punte… guardare per credere!

E LA BEFANA CHE C’ENTRA?

Finalmente ho trovato una leggenda che concilia e mi toglie un po’ di confusione su tutti questi personaggi che nel periodo natalizio si prodigano e fanno a gara per fare doni ai bambini e anche ai non più bambini: si racconta che mentre i Re Magi erano in viaggio dietro la stella per Betlemme, una sera avevano trovato ospitalità nella casa di una vecchina (la Befana). Il mattino dopo, prima di partire chiesero alla gentile ospite di andare con loro a portare i doni al Bambino che cercavano. La vecchina disse di no, era troppo malandata e stanca, ma la notte dopo, non riuscendo a darsi pace, decise di portare anche lei regali al Bambino dei Magi. Partita, si rese conto che non sapeva dove era e chi fosse questo bimbo e allora tutti gli anni lascia doni a tutti i bambini che incontra!

TI STIMO BEFANA!!!

(Marco e Simone Sbertoli)

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