Sono già passati cinque anni da quando varcai per la mia prima volta il cancello della Cappella Musicale del Duomo di Milano. Da quel momento sono entrato in una scuola “strana”, sicuramente fuori dall’abituale routine: sono entrato in una “grande famiglia”, che mi ha aiutato a crescere sia come studente, sia come ragazzo. Questa grande famiglia ha condiviso con me sia momenti facili che momenti difficili, ma soprattutto mi ha sempre sostenuto e motivato a superare le difficoltà, se pur piccole, con un grande aiuto. Per me è stato difficile capire questa cosa all’inizio perché, senza dubbio, la CMDM (Cappella Musicale) è una scuola impegnativa e pesante che, però, si ringrazierà non appena giungerete alle scuole superiori. Oggi io sono in prima liceo e sono sicuro che la CMDM ha contribuito a questo mio traguardo tracciando dentro me, e ognuno di voi, una strada da percorrere nel migliore dei modi e marcando le mie doti. Mi ricordo come i maestri ci spronavano sia nel canto che nello studio per tirare fuori il meglio di noi, e così io voglio continuare, voglio tirare fuori il meglio di me… proprio come mi ha insegnato la CMDM. Per me la CMDM è stata fondamentale per la mia crescita interiore, aumentando in me il senso di responsabilità nei diritti e doveri di ogni studente. Mi ricordo tutte le bellissime esperienze fatte con la CMDM, tra cui la gita a Roma, oppure il concerto con Bocelli, il concerto di Everyman e tanti altri. Solo oggi capisco quanto sia stata importante la disciplina e il senso del dovere che questa scuola ci ha insegnato. Sicuramente, per questo, ringrazio tutti i professori, ma soprattutto Mons. Migliavacca Luciano, una giuda spirituale e morale che io apprezzo e stimo, il m° Claudio Riva, che mi è sempre stato vicino dalla quarta sino ad adesso, Don Claudio Burgio ,che da quando io ero in quarta ha diretto il coro e non solo, Vianelli Emanuele e La Ciacera Alessandro, che hanno provato ad insegnarmi sia il pianoforte che l’organo… e ringrazio i miei compagni di scuola, che hanno condiviso con me questa grande famiglia. Grazie di cuore!
Mattia de Domenico.